martedì 30 settembre 2025

Come la lettura plasma il cervello dei bambini: le ultime scoperte scientifiche che genitori e insegnanti devono conoscere


 

La lettura non è soltanto un’abitudine culturale o scolastica: per i bambini rappresenta un vero e proprio allenamento neurologico, capace di modificare il cervello, potenziare il linguaggio e costruire basi cognitive ed emotive che dureranno tutta la vita.

Negli ultimi anni, ricerche di neuroscienze, psicologia ed educazione hanno confermato che leggere fin da piccoli genera cambiamenti misurabili nel cervello e offre benefici a lungo termine.

In questo articolo esploriamo le scoperte più recenti (2024–2025), i rischi del calo della lettura tra bambini e ragazzi e le buone pratiche che genitori e insegnanti possono mettere in campo.


1. La lettura stimola il cervello già in età prescolare

Uno studio pubblicato su PMC nel 2024 ha dimostrato che una maggiore esposizione alla lettura in famiglia è positivamente associata all’attivazione di aree cerebrali coinvolte nella comprensione narrativa e nell’immaginazione nei bambini in età prescolare (PMC)

In altre parole, leggere ad alta voce o condividere libri stimola in profondità lo sviluppo cerebrale, indipendentemente dal reddito o dal contesto socioeconomico.

Ricercatori della Harvard Medical School confermano che imparare a leggere “ricicla” circuiti cerebrali preesistenti, trasformandoli in nuove funzioni cognitive: è la cosiddetta ipotesi del riciclo neuronale di Stanislas Dehaene (Harvard HMS)

2. Le difficoltà di lettura emergono molto prima della scuola

Fino a poco tempo fa si pensava che i disturbi della lettura diventassero evidenti solo con l’inizio della scuola primaria. Oggi sappiamo che non è così.

Uno studio della Harvard University del 2025 ha rivelato che le differenze tra bambini che svilupperanno buone capacità di lettura e quelli che avranno difficoltà possono emergere già a 18 mesi di età (Harvard Gazette)

Ciò significa che interventi precoci – come letture condivise, giochi linguistici, esposizione a storie – sono fondamentali per ridurre i rischi di disturbi dell’apprendimento.


3. Carta o digitale? Il cervello risponde in modo diverso

Con la diffusione degli schermi, la domanda è inevitabile: leggere su tablet o e-reader ha lo stesso effetto che leggere un libro cartaceo?

La risposta è no. Uno studio pubblicato su Developmental Science ha mostrato che durante la lettura su libro cartaceo il cervello dei bambini presenta un’attivazione più ricca e diversificata rispetto alla lettura su schermo (PsyPost)

Un’altra ricerca condotta dalla Michigan State University ha confermato che le attività di lettura cartacea predicono abilità migliori di alfabetizzazione precoce, mentre i giochi digitali non mostrano lo stesso effetto positivo (MSU Today) 

4. Leggere per piacere: un fattore protettivo per lo sviluppo

Un ampio studio internazionale ha dimostrato che i bambini che leggono per diletto ottengono migliori risultati cognitivi e presentano meno problemi di salute mentale durante l’adolescenza (Greater Good Science Center)

Purtroppo, i dati più recenti indicano un calo del piacere della lettura: solo 1 bambino/ragazzo su 3 (32,7%) tra 8 e 18 anni dichiara di leggere per piacere nel tempo libero, la percentuale più bassa degli ultimi vent’anni (National Literacy Trust)

5. Scrittura manuale e apprendimento della lettura

Uno studio del 2025 condotto dall’Università dei Paesi Baschi ha rilevato che i bambini che imparano lettere e parole con carta e penna ottengono risultati migliori rispetto a chi usa la tastiera. La scrittura manuale rafforza il legame tra percezione visiva, motricità fine e memoria (ScienceDaily)

6. Le nuove tecnologie: libri interattivi in realtà aumentata

Progetti sperimentali come Metabook stanno sviluppando libri per bambini in realtà aumentata (AR), capaci di arricchire la narrazione con avatar 3D e grafica interattiva. I test hanno mostrato maggiore coinvolgimento e una migliore comprensione del vocabolario nei bambini che hanno utilizzato queste soluzioni innovative (arXiv)

Conclusione

Le ultime ricerche scientifiche confermano che la lettura:

  • modella il cervello già dalla primissima infanzia,

  • previene e riduce le difficoltà di apprendimento,

  • funziona meglio se stimolata con libri cartacei e scrittura manuale,

  • diventa ancora più potente se vissuta come piacere e non solo come dovere.

Per genitori e insegnanti, la sfida è duplice: creare ambienti ricchi di libri e storie e allo stesso tempo mantenere viva la gioia della lettura, anche nell’era digitale.

 

 

  

  

 

 

 

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