La principessa sul pisello
(di Hans Christian Andersen)
C’era una volta un principe che voleva sposare una vera principessa.
Non una qualsiasi: proprio una vera principessa.
Così viaggiò in lungo e in largo per il mondo, ma ogni volta c’era qualcosa che non andava. Alcune principesse sembravano troppo perfette, altre troppo comuni, altre ancora… semplicemente non convincevano.
Un giorno, durante una terribile notte di pioggia e tempesta, alla porta del castello bussò una giovane donna.
Era fradicia, infangata, con i capelli bagnati appiccicati al viso.
Disse di essere una principessa. Ma chi avrebbe potuto crederle, conciata com’era?
La regina, madre del principe, decise di fare una prova.
Senza dire nulla alla ragazza, prese un piccolo pisello verde e lo posò sotto il materasso nel letto che le avevano preparato.
Poi ne mise sopra venti materassi e venti piumoni di piuma d’oca.
«Se è una vera principessa», pensò la regina, «sentirà quel pisello, anche sotto tutto quel peso.»
La mattina dopo, la ragazza fu invitata a colazione.
«Come ha dormito, mia cara?» le chiese la regina.
«Oh, malissimo!» rispose. «Non ho chiuso occhio per tutta la notte. Qualcosa di duro nel letto mi ha dato un fastidio terribile. Sono piena di lividi!»
Era la prova che serviva.
Solo una vera principessa avrebbe potuto sentire un pisello sotto venti materassi e venti piumoni.
Il principe fu felice.
Aveva finalmente trovato una vera principessa.
La sposò, e il pisello venne messo in un museo, dove si dice si trovi ancora oggi… se nessuno l’ha mangiato.
Morale della storia:
La vera nobiltà non si vede da fuori.
È qualcosa che si sente dentro, anche quando gli altri non ci credono.
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