mercoledì 3 dicembre 2025

Deepfake, fake news e IA: il libro per aiutare genitori e studenti a riconoscere cosa è vero online

 


Deepfake, Fake News e IA: il libro che ogni famiglia dovrebbe leggere nel 2025

Nel giro di pochi anni, deepfake, notizie manipolate e immagini generate dall’intelligenza artificiale sono passate dai film di fantascienza… alle chat dei nostri figli.
Video che sembrano veri, foto che non sono mai esistite, titoli urlati che girano nei gruppi WhatsApp della classe: come può un genitore stare al passo senza diventare paranoico?

Il libro “Deepfake, Fake News e IA: Guida Rapida per Genitori e Studenti” di Marco Ceretti (volume 11 della serie Crescere nell’Era Digitale) è pensato proprio per questo: offrire una bussola semplice e concreta a famiglie, ragazzi delle scuole medie e superiori e insegnanti che vogliono capire cosa è vero e cosa no, senza doversi trasformare in esperti di tecnologia.

Una guida che si legge in circa 2 ore

Questo non è un mattone teorico, ma una guida rapida: in circa 2 ore di lettura il libro accompagna genitori e studenti a scoprire:

  • come funzionano i deepfake e quali piccoli dettagli audio e visivi tradiscono che qualcosa non torna

  • quali errori di distrazione o di fretta commettiamo quando leggiamo articoli, post o messaggi inoltrati

  • un metodo in 30 secondi per capire se una notizia merita fiducia oppure no

  • come difendersi su WhatsApp, Telegram, Instagram e TikTok senza smettere di usarli

  • quali strumenti gratuiti possiamo usare per verificare foto, video e testi in pochi clic

Il linguaggio è semplice, diretto, adatto sia ai genitori che ai ragazzi: niente tecnicismi, niente prediche, ma esempi concreti, mini-esercizi e situazioni quotidiane in cui ogni famiglia può riconoscersi.

Perché è perfetto per un blog dedicato alla lettura per bambini e ragazzi

Se nel tuo blog ti occupi di libri per bambini e ragazzi, questo titolo è una proposta importante da affiancare ai romanzi, agli albi illustrati e ai libri di narrativa:

  • aiuta i genitori a parlare con i figli di ciò che vedono online, non solo a vietarlo

  • offre ai ragazzi uno strumento pratico per non cadere nelle trappole della disinformazione

  • si collega in modo naturale ai temi della lettura critica, della scuola e dell’educazione civica digitale

In più, l’idea del “rito digitale del venerdì” – un piccolo momento settimanale per allenare insieme l’occhio critico – è perfetta per trasformare il libro in una routine di famiglia: non solo da leggere, ma da vivere.

A chi lo consiglio

  • A genitori di ragazzi delle medie e delle superiori che ogni giorno si confrontano con chat, social, video virali e notizie “troppo belle per essere vere”.

  • A insegnanti che vogliono suggerire alle famiglie una lettura breve ma utilissima sull’uso consapevole delle tecnologie.

  • A studenti curiosi che vogliono capire come non farsi manipolare da ciò che vedono online.

In un’epoca in cui tutto sembra “vero” perché è ben confezionato, non vince chi legge di più, ma chi sa riconoscere ciò che è autentico. Questo libro aiuta a fare proprio questo, passo dopo passo, in modo rassicurante e concreto.

Dove acquistarlo

Se vuoi approfondire e proporlo ai lettori del tuo blog, puoi trovare il libro qui:
Acquista “Deepfake, Fake News e IA: Guida Rapida per Genitori e Studenti” su Amazon tramite questo link di affiliazione:
https://amzn.to/48C99XZ

giovedì 27 novembre 2025

AI e compiti a casa: il libro che ti aiuta a usare l’intelligenza artificiale senza distruggere la fiducia di tuo figlio

 


Quando tuo figlio apre il quaderno, guarda il compito… e nel giro di pochi minuti è già su un’app di intelligenza artificiale che gli scrive la risposta, non è solo una “furbata”.
Spesso è un segnale: fatica, paura di sbagliare, ansia di non essere all’altezza.
E per i genitori, di solito, scatta il solito copione: tu ti arrabbi, lui si chiude, i compiti diventano un campo di battaglia quotidiano.

Il libro “AI e compiti a casa: Un piano di 7 giorni per aiutare tuo figlio a usare l’intelligenza artificiale senza perdere fiducia in sé stesso” di Marco Ceretti (Vol. 9 della serie Crescere nell’Era Digitale) nasce esattamente per questi momenti.
Non è un manuale teorico sull’AI, ma un percorso guidato, concreto, di una settimana, pensato per mamme e papà che non vogliono vietare la tecnologia, ma neanche lasciare che l’AI si sostituisca al cervello dei figli.


Un problema reale: l’AI entra in casa prima che tu sia pronto

Le app di intelligenza artificiale sono arrivate sui telefoni dei ragazzi prima che molti genitori avessero il tempo di capirle davvero.
Risultato?

  • tuo figlio chiede subito “aiuto” all’AI

  • i compiti vengono svolti in automatico

  • l’errore non è più occasione per crescere, ma qualcosa da evitare a tutti i costi

Il rischio è chiaro: un uso passivo dell’AI che spegne curiosità, impegno e fiducia nelle proprie capacità.
Questo libro parte proprio da qui: dalla sensazione di aver perso il controllo, ma con il desiderio di rientrare in gioco come genitore, senza urlare, senza sensi di colpa e senza demonizzare la tecnologia.


Cosa trovi nel libro: un piano di 7 giorni, alla portata di tutti

“Compiti, AI e Fiducia” (il cuore del libro) è strutturato come un percorso di 7 giorni, ognuno con:

  • poche pagine da leggere (anche se arrivi a sera stanco)

  • un solo concetto chiave da portare a casa

  • un’azione concreta da fare subito al tavolo dei compiti

L’obiettivo non è diventare esperti di intelligenza artificiale, ma cambiare il clima in cui tuo figlio la utilizza.

Tra i passaggi più importanti del percorso ci sono:

1. Osservare senza esplodere

Prima di cambiare le regole, il libro ti invita a guardare davvero cosa succede quando tuo figlio usa l’AI: quando la apre, per cosa la usa, cosa succede se non la ha a disposizione.
Senza giudizi, senza scenate. Solo osservazione.
Perché non puoi cambiare ciò che non hai il coraggio di guardare.

2. La regola “Prima io, poi l’AI”

Uno dei concetti centrali è semplice ma potentissimo:

prima ci provo con la mia testa, poi chiedo aiuto all’intelligenza artificiale.

Il libro ti aiuta a introdurre questa regola in modo umano e dialogato, non come imposizione.
L’obiettivo è far capire a tuo figlio che l’AI non deve sostituire il suo cervello, ma entrare in gioco dopo il suo sforzo, come strumento di confronto e miglioramento.

3. L’errore: da vergogna a strumento per crescere

Molti ragazzi usano l’AI per cancellare l’errore prima ancora che compaia.
Qui il libro ti accompagna a rivalutare l’errore: non come fallimento, ma come parte naturale del percorso di apprendimento.
Con esempi pratici e domande da porre a tuo figlio, impari a trasformare:

“Hai sbagliato, non sei capace”

in

“Guarda cosa possiamo imparare da questo errore”.

4. L’AI come allenatore, non come stampella

Una delle immagini più efficaci del libro è quella dell’AI vista come allenatore: qualcuno che spiega, corregge, suggerisce.
Non una stampella che fa tutto al posto tuo.

Imparerai a guidare tuo figlio in domande diverse tipo:

  • “Spiegami questo esercizio passo passo”

  • “Fammi vedere un esempio simile”

invece di

  • “Fammi il compito”.

È un cambio di mentalità enorme, e il libro ti mostra come accompagnarlo, senza scontri continui.

5. Mettere limiti chiari a schermi e notifiche (senza guerra aperta)

Altro punto delicato: notifiche, distrazioni, mille finestre aperte mentre si fanno i compiti.
Nel piano di 7 giorni trovi indicazioni concrete per:

  • definire fasce orarie “schermo sì” e “schermo no”

  • decidere insieme quando e come l’AI può essere usata

  • ridurre il numero di discussioni, perché le regole vengono concordate, non solo imposte

6. Scegliere una sfida “difficile ma possibile”

Per ridare gusto alla fatica fatta bene, il libro ti propone di scegliere con tuo figlio una sfida alla sua altezza: non impossibile, ma neanche banale.
Può essere un tema, un problema di matematica, un progetto di ricerca.
L’AI in questo caso diventa supporto, non scorciatoia: la si usa per chiarire dubbi, riorganizzare idee, verificare, non per saltare l’impegno.

7. Scrivere insieme un “Patto con l’AI”

Il percorso si chiude con qualcosa di molto concreto: un Patto con l’AI genitore–figlio, da scrivere, leggere e firmare insieme.
In questo patto vengono messi nero su bianco:

  • quando si può usare l’AI

  • per quali tipi di compiti

  • quali sono i limiti chiari da rispettare

  • cosa succede se le regole non vengono rispettate

Non è un contratto rigido, ma uno strumento vivo, che può essere aggiornato nel tempo, man mano che tuo figlio cresce e la tecnologia cambia.


Perché questo libro può davvero fare la differenza

La forza di questo libro sta nel suo tono: nessun tecnicismo, niente prediche, zero sensi di colpa.
Ti parla come un genitore ad un altro genitore, con un linguaggio semplice e concreto, e ti ricorda una cosa essenziale:

anche in un mondo pieno di intelligenza artificiale,
il modo in cui tu stai accanto a tuo figlio fa ancora la differenza.

Se senti che l’AI è entrata in casa tua prima che tu fossi pronto, questo percorso di 7 giorni può aiutarti a:

  • abbassare i toni dei litigi sui compiti

  • rimettere al centro la fiducia e l’autonomia di tuo figlio

  • trasformare l’AI da problema confuso a strumento da usare con consapevolezza


Dove acquistare il libro

Puoi acquistare “AI e compiti a casa: Un piano di 7 giorni per aiutare tuo figlio a usare l’intelligenza artificiale senza perdere fiducia in sé stesso” di Marco Ceretti in versione digitale su Amazon (formato Kindle) a questo link:

👉 AI e compiti a casa – versione Kindle su Amazon

(link affiliato)

Se l’AI è già entrata nel tuo salotto, questo libro può essere il primo passo per rimetterti al centro e accompagnare tuo figlio in modo nuovo, più sereno e più consapevole. 

Roblox, YouTube e compiti rimandati: come aiutare tuo figlio tra schermi, gioco e studio

 

strategie  per gestire roblox, studio e tempo libero

Tra Roblox, YouTube, partite “che non finiscono mai” e compiti iniziati all’ultimo minuto, tanti genitori oggi si riconoscono nella stessa scena: un figlio incollato allo schermo e le solite frasi ripetute ogni giorno – “Spegni”, “Prima i compiti”, “Non puoi stare tutto il giorno al PC” – senza che cambi davvero qualcosa.
Roblox, YouTube e compiti rimandati di Marco Ceretti parte esattamente da qui: dalla fatica quotidiana di mamme e papà che non vogliono demonizzare i videogiochi, ma sentono il bisogno di rimettere al centro la vita reale dei figli e la relazione in famiglia.

Nel libro l’autore spiega in modo semplice cosa rende così irresistibili Roblox, YouTube, streamer e partite senza fine, e perché per molti ragazzi è così difficile “staccare” e passare allo studio. Non si parla di pigrizia, ma di meccanismi psicologici ben precisi: ricompense continue, paura di perdere qualcosa, bisogno di appartenenza. Capirli è il primo passo per smettere di gridare ordini nel vuoto e iniziare a intervenire con più calma e consapevolezza.

Pagina dopo pagina, il libro offre strategie concrete per ridisegnare i pomeriggi: blocchi di studio realistici, spazi di gioco chiari, accordi condivisi su orari, schermi e regole. Non ci sono formule magiche, ma esempi di frasi da usare al posto di “Spegni quel gioco subito!”, modelli di patto di gioco divisi per fasce d’età (8–11, 11–14, 14–18 anni) e idee di orari tipo sia per i giorni con lo sport che per quelli più tranquilli.

Un altro punto importante del libro riguarda il “quando preoccuparsi davvero”: calo scolastico, isolamento, sonno rubato dalle partite notturne, soldi spesi in skin e acquisti in-app. L’autore aiuta i genitori a distinguere tra uso intenso ma tutto sommato gestibile e segnali che richiedono attenzione in più, magari anche con il supporto di un professionista.

“Roblox, YouTube e compiti rimandati” è pensato per quei genitori che sono stanchi di litigare ogni giorno su giochi e video, ma non vogliono neppure arrendersi al “tanto fanno tutti così”. Il messaggio finale è chiaro e molto rassicurante: non devi vincere contro il gioco, devi trovare un modo per restare accanto a tuo figlio, un giorno alla volta, in un mondo pieno di schermi in cui lui resta sempre più importante di qualsiasi partita.

Un’ottima lettura se in casa vostra Roblox, YouTube e i compiti rimandati sono diventati il tema fisso di ogni sera e senti il bisogno di strumenti pratici, ma anche di un po’ di speranza in più.

 

Per l acquisto e la visione della versione digitale del libro vedi link affiliato amazon. 

martedì 25 novembre 2025

Lo smartphone in mano ai figli: il manuale che ogni genitore esausto stava aspettando

 


Quando un genitore mi scrive “Non ce la faccio più con questo telefono”, so che dietro c’è molto più di un capriccio tecnologico. C’è un figlio che chiede autonomia, un genitore stanco che non vuole solo dire “NO”, e uno smartphone che si è infilato in mezzo al divano, proprio tra loro due.
Proprio da qui parte “Lo smartphone in mano ai figli: Come usarlo senza esserne usati. Manuale per genitori di oggi di Marco Ceretti, uscito il 24 novembre 2025 e sesto volume della serie Crescere nell’Era Digitale.


Un manuale che parla alle case vere (non a quelle perfette)

Questo libro non è l’ennesima lista di regole rigide, né una predica contro la tecnologia. Ceretti scrive pensando alle serate stanche, ai compiti da finire, alle chat di classe che esplodono a ogni ora, alle discussioni infinite sul “dammi il telefono” – tutte situazioni che ogni genitore conosce fin troppo bene.

Capitolo dopo capitolo l’autore prova a spostare lo sguardo: non dall’uso “perfetto” dello smartphone, ma dal rapporto con nostro figlio. Il cuore del libro è proprio questo: lo smartphone è importante, certo, ma viene dopo la relazione. E ogni scelta digitale dovrebbe partire da lì.


Di cosa parla il libro (in modo semplice, concreto e molto umano)

Nel corso delle sue 165 pagine, il manuale accompagna i genitori in tutte le tappe delicate del rapporto tra ragazzi e telefoni:

  • il momento del primo smartphone: quando è il momento giusto, quali domande farsi, come non trasformare il “telefono” in un premio o in una punizione;

  • le regole che non spezzano il legame: come mettere paletti chiari senza trasformare la casa in un campo di battaglia;

  • i litigi, i sensi di colpa, le urla che “scappano” e quel Wi-Fi staccato per disperazione;

  • il tema del sonno rubato dalle notifiche e delle serate finite a scorrere schermi invece che parole;

  • le chat di classe, i nonni, le “altre case” dove magari le regole sono diverse dalle nostre.

Tutto viene raccontato con un linguaggio molto accessibile, senza gergo tecnico e senza frasi che fanno sentire i genitori inadeguati. L’idea di fondo è rassicurante: non esistono genitori perfetti, esistono genitori che ci riprovano.


Il patto digitale di famiglia: il cuore del libro

Una delle parti più interessanti per noi genitori (e per un blog dedicato alla lettura per bambini e famiglie) è la proposta di un vero e proprio patto digitale di famiglia. Non un foglio imposto dall’alto, ma un accordo:

  • scritto insieme,

  • adattato all’età dei figli,

  • capace di crescere nel tempo.

Nelle appendici finali il libro offre:

  • esempi di patto digitale per fasce d’età;

  • frasi alternative a “Posa quel telefono!”, più rispettose ma comunque ferme;

  • idee di momenti senza schermo da creare in casa, dalla scuola dell’infanzia fino all’adolescenza;

  • una mini–guida agli strumenti tecnici (filtri, parental control, impostazioni di sicurezza) spiegati “in lingua genitore”, senza terminoni da esperti.

Per chi, come molti lettori e lettrici del nostro blog, cerca libri che non parlano solo ai figli ma anche agli adulti che stanno accanto a loro, questo volume è una risorsa preziosa.


Perché consigliarlo ai genitori che leggono il nostro blog

Su questo blog parliamo spesso di albi illustrati, romanzi per ragazzi, letture condivise. Ma la verità è che oggi, accanto ai libri sul comodino, c’è quasi sempre anche uno smartphone. Ignorarlo non ha senso: meglio imparare a farci pace e a metterlo al suo posto.

Consiglio questo manuale perché:

  • è pensato per genitori imperfetti, che magari hanno urlato troppo o hanno ceduto mille volte;

  • non colpevolizza, ma accompagna;

  • ricorda che, alla fine, non stiamo educando a un dispositivo, ma alla vita.

È un libro che può stare benissimo in una biblioteca familiare accanto ai titoli per bambini: da leggere magari a piccole dosi, la sera, quando la casa finalmente tace.


Dove acquistare il libro (con link di affiliazione)

Puoi trovare “Lo smartphone in mano ai figli: Come usarlo senza esserne usati. Manuale per genitori di oggi” su Amazon a questa pagina:
👉 Lo smartphone in mano ai figli – Marco Ceretti

Nota trasparente: il link qui sopra è un link di affiliazione Amazon. Se deciderai di acquistare il libro passando da questo collegamento, il blog riceverà una piccola commissione che ci aiuta a sostenere il progetto, senza alcun costo aggiuntivo per te.

Il volume è disponibile in copertina flessibile e anche in versione digitale.
Se sei abbonato a Kindle Unlimited, puoi leggerlo gratuitamente all’interno del tuo abbonamento, un’ottima occasione per dargli una possibilità anche solo per qualche capitolo e vedere se ti risuona.


In sintesi

Se in casa tua lo smartphone è spesso motivo di tensione, se ti sei ritrovato almeno una volta a dire “basta, spengo il Wi-Fi per disperazione”, questo libro può diventare una buona compagnia di viaggio. Non ti promette figli perfetti, ma ti aiuta a rimettere tuo figlio al centro e il telefono un po’ più ai margini, un passo alla volta. E già questo, oggi, è tantissimo.

 

lunedì 24 novembre 2025

Compiti, AI e autostima: recensione del libro per genitori nell’era dell’intelligenza artificiale

 


Compiti, AI e autostima” di Marco Ceretti è un libro che parla direttamente al cuore di tanti genitori che si sentono smarriti davanti ai cambiamenti dell’era digitale. Fa parte della serie “Crescere nell’Era Digitale” e affronta una domanda sempre più frequente: che cosa succede all’autostima dei ragazzi quando l’intelligenza artificiale entra nella loro vita quotidiana, soprattutto nel momento dei compiti?

Il punto di partenza del libro è una figura ormai familiare in molte case: il figlio che appare intelligente, brillante, pieno di potenziale, ma allo stesso tempo fragile, insicuro, con una grande paura di sbagliare

È quel ragazzo che sembra usare l’AI per tutto, non solo per curiosità o per velocizzare il lavoro, ma quasi come se da solo non fosse mai abbastanza. Di fronte all’errore si blocca, davanti alla fatica rinuncia, e l’AI diventa il rifugio comodo in cui nascondere le proprie paure. Ceretti insiste su un punto molto importante: non si tratta semplicemente di pigrizia, ma spesso di una vera e propria fragilità nascosta, che la tecnologia rende meno visibile ma più profonda.

Nel libro viene spiegato con chiarezza come l’intelligenza artificiale, se usata nel modo sbagliato, rischi di trasformarsi in una trappola per l’autostima. Quando ogni risposta giusta arriva da uno strumento esterno e non dall’impegno personale, il messaggio che il ragazzo finisce per interiorizzare è pericoloso: senza AI non valgo, senza AI non sono in grado, senza AI non faccio abbastanza bene. 

In questo modo l’AI smette di essere un supporto e comincia a indebolire silenziosamente la fiducia in sé stessi. L’autore accompagna il lettore a riconoscere questi meccanismi, mostrando come a volte un rendimento scolastico apparentemente accettabile possa nascondere una dipendenza crescente dagli strumenti digitali e una paura dell’errore sempre più forte.

Uno degli aspetti più apprezzabili di “Compiti, AI e autostima” è lo stile concreto e pratico. Il libro non si limita a lanciare allarmi o frasi teoriche, ma entra nella vita reale delle famiglie. Ceretti offre spunti su come organizzare il momento dei compiti in modo che l’AI non sostituisca il ragazzo, ma lo affianchi. 

Propone esempi di dialogo, mostrando come possono cambiare le cose se, di fronte a un figlio che si blocca o si arrabbia, il genitore usa frasi che aiutano a costruire fiducia invece di aumentare la pressione. Il tono rimane sempre realistico: non ci sono modelli irraggiungibili di “genitori perfetti”, ma suggerimenti pensati per chi torna stanco dal lavoro e deve comunque affrontare compiti, tensioni, schermate e notifiche.

È molto interessante anche il modo in cui l’autore affronta il rapporto tra tecnologia e educazione senza cadere negli estremi. Questo non è un libro contro l’intelligenza artificiale. Non invita a spegnere tutto, a tornare a un passato senza dispositivi o a vivere l’AI come un nemico da combattere. 

Al contrario, propone una visione matura: l’AI può diventare uno strumento educativo, a patto che il ragazzo resti protagonista del suo percorso di apprendimento. Questo significa usarla per comprendere meglio un concetto, per avere esempi, spiegazioni, stimoli in più, senza delegare completamente la fatica di pensare, sbagliare, riscrivere, migliorare.

Il vero nodo, quindi, non è tanto se usare l’AI, ma come farlo. Il libro insiste sull’importanza di trasmettere ai figli l’idea che il valore non sta nel compito perfetto consegnato in fretta, ma nel sentirsi capaci di affrontare una sfida, anche quando richiede impegno e pazienza. Attraverso racconti, casi concreti e strategie psicologiche molto semplici, Ceretti mostra che la tecnologia può diventare l’occasione per lavorare proprio su questi aspetti: resilienza, autonomia, responsabilità, senso di efficacia personale.

“Compiti, AI e autostima” si rivolge in modo particolare ai genitori di ragazzi delle scuole medie e superiori, che vivono ogni giorno l’intreccio tra compiti, studio online e strumenti di intelligenza artificiale. 

È utile per chi ha la sensazione che il proprio figlio abbia smesso di provarci davvero, per chi vede comparire frasi come “tanto non ci riesco”, “senza questo non ce la faccio”, oppure nota che ogni attività difficile viene aggirata con una scorciatoia digitale. È prezioso anche per quei genitori che non si sentono esperti di tecnologia, ma vogliono capire meglio cosa sta accadendo nella mente e nel cuore dei loro figli quando cliccano su “genera risposta”.

In conclusione, questo libro è una lettura che vale la pena affrontare se senti il bisogno di strumenti concreti e di uno sguardo equilibrato sul tema. “Compiti, AI e autostima” aiuta a tenere insieme scuola, tecnologia e crescita interiore, mostrando che l’obiettivo non è crescere ragazzi “perfetti” davanti allo schermo, ma giovani capaci di fidarsi di sé stessi anche quando l’AI non c’è. 

È una guida rassicurante, che non promette miracoli, ma offre criteri chiari e idee pratiche per trasformare l’uso dell’AI in famiglia in un’occasione di crescita, invece che in una minaccia silenziosa all’autostima dei nostri figli.

Vedi tutti i dettagli di acquisto e prezzo su amazon, disponibile anche verisone digitale. 

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sabato 22 novembre 2025

Mini Cowboy – Recensione del libro per bambini che insegna coraggio e autostima (età 4+)

 


Nel mondo degli albi illustrati per bambini, pochi libri riescono a unire ironia, emozione e una lezione profonda come Mini Cowboy, pubblicato da Babalibri. È un libro pensato per bambini dai 4 anni in su, ma capace di far sorridere anche gli adulti grazie al suo stile brillante e alla sua storia fuori dagli schemi.

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Un protagonista minuscolo… ma dal cuore gigantesco

Mini Cowboy è davvero… mini.
Talmente piccolo che, nei poster “WANTED” del Far West, la ricompensa per catturarlo non supera i dieci dollari.

Il suo mondo è pieno di ostacoli:
raggiungere il bancone del saloon, sembrare minaccioso, affrontare gli avversari.
Tutto sembra impossibile per un cowboy così minuscolo.

Eppure, Mini Cowboy è un personaggio determinato, coraggioso, testardo e adorabile.
Indossa cappelli enormi, sale sui trampoli, inventa mille modi per sembrare più grande… ma il mondo continua a vederlo piccolo.

Questo lo rende un protagonista ideale per i bambini che stanno imparando ad accettare sé stessi e a superare i propri limiti.

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Un libro che parla ai bambini (e non solo) di autostima e unicità

Dietro le illustrazioni divertenti e le situazioni buffe, c’è un messaggio profondissimo.

Essere piccoli non significa essere meno importanti.
Ognuno ha un valore unico.

Mentre Mini Cowboy affronta le sue avventure nell’immaginario Far West, scopre qualcosa di meraviglioso:
di non essere solo.
Da qualche parte, c’è qualcuno proprio come lui.

È un momento che tocca i bambini in modo diretto: il riconoscersi, il sentirsi parte di qualcosa, il capire che i propri difetti non sono un limite ma una caratteristica da valorizzare.

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Perché Mini Cowboy è perfetto per la lettura serale?

Questo libro funziona benissimo come lettura della buonanotte per diversi motivi:

• il testo è semplice, chiaro e musicale
• le illustrazioni grandi mantengono alta l’attenzione dei più piccoli
• il ritmo della storia è comico ma rassicurante
• il finale trasmette positività e fiducia

Se stai cercando un libro per bambini 4 anni che sviluppi empatia e autostima, Mini Cowboy è una scelta praticamente ideale.

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Qualità editoriale Babalibri: una garanzia

Come molti titoli Babalibri, anche Mini Cowboy si distingue per:

• grande formato (26.6 x 29.7 cm)
• 48 pagine ricche di illustrazioni
• stampa di qualità adatta ai bambini
• robustezza, perfetta per l’uso quotidiano

Gli albi Babalibri sono tra i più amati nelle scuole dell’infanzia e nelle biblioteche, e questo titolo conferma ancora una volta la qualità dell’editore.

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A chi lo consiglio?

Questo libro è perfetto per:

• bambini dai 3 ai 6 anni
• scuole dell’infanzia
• letture in famiglia
• bambini con bassa autostima
• piccoli che si sentono “diversi” o insicuri
• genitori che cercano storie divertenti ma con un messaggio profondo

È anche un regalo bellissimo per compleanni o ricorrenze.

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Vedi tutti i dettagli di acquisto su amazon 

Mini Cowboy: una piccola storia dal grande cuore

Mini Cowboy è un invito a guardare oltre l’apparenza, ad abbracciare la propria unicità e a capire che anche chi sembra “troppo piccolo” può cambiare il mondo a modo suo.

Un libro divertente, dolce, potente.
Uno di quei titoli che i bambini vogliono rileggere mille volte.

venerdì 7 novembre 2025

Skifidol – Italian Brainrot: la guida ufficiale completa (6+) con carta promo esclusiva “Leggimia Slurpina”

 


Cos’è e perché sta facendo impazzire tutti
Se tuo figlio cita meme assurdi o balla trend improbabili, probabilmente è colpa del fenomeno virale Brainrot. Con Skifidol – Italian Brainrot. La guida ufficiale completa entri nel catalogo definitivo dell’universo più folle di TikTok e Instagram: oltre 300 personaggi, ciascuno raccontato con schede, curiosità e retroscena che solo un’edizione ufficiale può offrire. Il tono è surreale, divertente e super visivo, perfetto per lettori dai 6 anni in su (e per genitori curiosi).


Cosa trovi dentro

  • Oltre 300 personaggi dell’universo Brainrot, dai più noti ai “deep cut”.

  • Schede complete con nome, tratti distintivi, gag ricorrenti e “lore” del personaggio.

  • Curiosità e retroscena per capire da dove arrivano i tormentoni e come sono nati i meme.

  • Illustrazioni e impaginazione ad alto impatto, con colori e callout tipici del linguaggio social.


Esempi di personaggi (zero spoiler, solo assaggi)


La chicca per i collezionisti: la carta promo esclusiva
Dentro la guida trovi una carta promozionale esclusiva, Leggimia Slurpina, disponibile solo con questa edizione. È il classico extra che rende il volume irrinunciabile per chi vuole avere “tutto” del brand: perfetta per scambio tra amici, vetrinetta o set di carte personalizzato.


Per chi è adatta (e perché)

  • Bambini 6–10 anni: leggibilità alta, ritmo veloce, humour slapstick e nonsense.

  • Pre-teen e teen: riferimento puntuale al linguaggio dei social, perfetto per riconoscere i trend.

  • Genitori/educatori: un modo sicuro e guidato per capire cosa c’è dietro ai tormentoni, trasformando il meme in lettura.

  • Collezionisti: la carta promo e il formato “enciclopedico” la rendono un must-have.


Perché piace (anche a chi non conosce Brainrot)

  • Formato “encyclopedia-meme”: pagina dopo pagina si sfoglia e si ride, senza obbligo di leggere in ordine.

  • Lessico semplice ma “strizzato” ai social: ideale per avvicinare i più giovani alla lettura autonoma.

  • Valore di collezione: personaggi, artwork e carta promo ne fanno un oggetto da tenere e mostrare.


 


Come usarla al meglio

  • A casa: 10 minuti al giorno, scegli 3–4 personaggi e votate il preferito.

  • Con amici: sfida “indovina il personaggio” leggendo solo la descrizione.

  • A scuola/centri: laboratorio di scrittura creativa: inventa un nuovo Brainrot con nome, poteri, sound e mini-lore.

  • Social-safe: usa il libro come filtro per capire il trend prima di aprire app ai più piccoli.


Dettagli essenziali

  • Titolo: Skifidol – Italian Brainrot. La guida ufficiale completa. Con carta promo speciale

  • Autore: AA.VV.

  • Editore: Fabbri

  • Lingua: Italiano

  • Data di pubblicazione: 23 settembre 2025

  • ISBN-13: 979-1223401422

  • Formato: copertina flessibile, dimensioni 15.4 × 2.7 × 22.7 cm

  • Età di lettura: da 6 anni


 


Pro e (onesti) contro

  • Pro: catalogo ampissimo (300+ personaggi), carta promo esclusiva, impaginazione accattivante, ponte tra social e libro.

  • Contro: umorismo molto surreale (non per tutti i gusti); alto rischio di collezionismo compulsivo.


FAQ
Serve conoscere già Brainrot?
No: le schede contestualizzano; chi viene dai social riderà di più, ma il libro funziona anche da primo ingresso.
È adatto come regalo?
Sì: perfetto per compleanni, Natale, premi scolastici; la carta promo fa la differenza.
Quanta “lettura vera” c’è?
Molto più di quanto sembri: testi brevi ma numerosi, ideali per lettori riluttanti.


In sintesi
Una guida ufficiale che mette ordine (a modo suo) nel caos del Brainrot: divertente, completa, collezionabile. Se cerchi un regalo in linea con ciò che i ragazzi vedono e parlano ogni giorno online, questa è la scelta giusta.


Acquisto (link affiliato Amazon)
👉 Compra “Skifidol – Italian Brainrot. La guida ufficiale completa”: https://amzn.to/3Xl1EPG

Gira e gioca con gli animali gialli (3+ mesi): libro sensoriale con pallina-sonaglio e illustrazioni ad alto contrasto

 


Che cos’è
Gira e gioca con gli animali gialli. Ediz. a colori è un libro sensoriale pensato per i piccolissimi (da 3 mesi). Ogni apertura invita il bebè a interagire con una pallina con sonaglio incorporata nelle pagine, per esplorare tatto, udito e vista. Le illustrazioni ad alto contrasto e alta leggibilità aiutano l’attenzione dei neonati, mentre il formato compatto è ideale per le prime manipolazioni.


Perché piace (a bimbi e genitori)

  • Multisensoriale: combina pallina-sonaglio, texture e immagini a contrasto.

  • Cause–effetto: far rotolare la pallina e sentirne il suono rinforza la relazione tra gesto e risultato.

  • Focus visivo: i toni accesi e il contrasto elevato sostengono la maturazione visiva nei primi mesi.

  • Formato baby-friendly: pagine spesse e dimensioni facili da afferrare.

  • Routine serene: perfetto per micro-sessioni quotidiane di 2–3 minuti.


Cosa trovi dentro

  • 6 pagine cartonate con scene di animali gialli pensate per attirare lo sguardo dei 3–12 mesi.

  • Pallina con sonaglio integrata da spingere, muovere, seguire con gli occhi.

  • Illustrazioni ad alto contrasto e alta leggibilità per stimolare l’attenzione senza sovraccarico.


Età e utilizzi consigliati

  • Età di lettura: da 3 mesi in su.

  • Tummy time: appoggia il libro aperto davanti al bebè per seguire la pallina con lo sguardo.

  • Prima della nanna: 2 minuti di gioco calmo per riconoscere il suono del sonaglio.

  • In passeggiata/attese: intrattenimento breve e non invadente.

  • Fratellini: i più grandi possono far rotolare la pallina mentre il piccolo osserva.


Scheda essenziale

  • Titolo: Gira e gioca con gli animali gialli. Ediz. a colori

  • Formato: giocattolo – illustrato, libro sensoriale cartonato

  • Pagine: 6

  • Lingua: Italiano

  • Editore: Edizioni del Borgo

  • Data di pubblicazione: 29 ottobre 2025

  • ISBN-13: 979-1256481255


 


Consigli pratici (0–6 minuti)

  • 1° minuto: mostra un’illustrazione e pronuncia una parola chiave (“papera”, “sole”).

  • 2°–3° minuto: muovi lentamente la pallina davanti agli occhi del bebè (da sinistra a destra).

  • 4°–5° minuto: lascia che tocchi le pagine e ascolti il sonaglio.

  • 6° minuto: ripeti la parola chiave e chiudi con un sorriso/gesto per creare anticipazione.


Pro e (onesti) contro

  • Pro: esperienza multisensoriale, alto contrasto, formato robusto, perfetto per micro-sessioni quotidiane.

  • Contro: 6 pagine (pensato per l’attenzione dei 3–12 mesi); supervisionare l’uso della pallina-sonaglio come per tutti i libri-gioco.


FAQ
È adatto sotto i 3 mesi?
Meglio dai 3 mesi, quando la messa a fuoco e il seguimento visivo migliorano.

Come si pulisce?
Panno leggermente umido sulle pagine; evita immersioni e detergenti aggressivi.

Si può portare nel passeggino?
Sì, il formato è compatto; riponi in tasca o rete per evitare cadute.


In sintesi
Un primo libro-gioco intelligente: poche pagine, tanta qualità sensoriale. Gira e gioca con gli animali gialli accompagna i bebè nelle prime scoperte con pallina-sonaglio, contrasti visivi e paroline semplici.


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