Quando tuo figlio apre il quaderno, guarda il compito… e nel giro di pochi minuti è già su un’app di intelligenza artificiale che gli scrive la risposta, non è solo una “furbata”.
Spesso è un segnale: fatica, paura di sbagliare, ansia di non essere all’altezza.
E per i genitori, di solito, scatta il solito copione: tu ti arrabbi, lui si chiude, i compiti diventano un campo di battaglia quotidiano.
Il libro “AI e compiti a casa: Un piano di 7 giorni per aiutare tuo figlio a usare l’intelligenza artificiale senza perdere fiducia in sé stesso” di Marco Ceretti (Vol. 9 della serie Crescere nell’Era Digitale) nasce esattamente per questi momenti.
Non è un manuale teorico sull’AI, ma un percorso guidato, concreto, di una settimana, pensato per mamme e papà che non vogliono vietare la tecnologia, ma neanche lasciare che l’AI si sostituisca al cervello dei figli.
Un problema reale: l’AI entra in casa prima che tu sia pronto
Le app di intelligenza artificiale sono arrivate sui telefoni dei ragazzi prima che molti genitori avessero il tempo di capirle davvero.
Risultato?
-
tuo figlio chiede subito “aiuto” all’AI
-
i compiti vengono svolti in automatico
-
l’errore non è più occasione per crescere, ma qualcosa da evitare a tutti i costi
Il rischio è chiaro: un uso passivo dell’AI che spegne curiosità, impegno e fiducia nelle proprie capacità.
Questo libro parte proprio da qui: dalla sensazione di aver perso il controllo, ma con il desiderio di rientrare in gioco come genitore, senza urlare, senza sensi di colpa e senza demonizzare la tecnologia.
Cosa trovi nel libro: un piano di 7 giorni, alla portata di tutti
“Compiti, AI e Fiducia” (il cuore del libro) è strutturato come un percorso di 7 giorni, ognuno con:
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poche pagine da leggere (anche se arrivi a sera stanco)
-
un solo concetto chiave da portare a casa
-
un’azione concreta da fare subito al tavolo dei compiti
L’obiettivo non è diventare esperti di intelligenza artificiale, ma cambiare il clima in cui tuo figlio la utilizza.
Tra i passaggi più importanti del percorso ci sono:
1. Osservare senza esplodere
Prima di cambiare le regole, il libro ti invita a guardare davvero cosa succede quando tuo figlio usa l’AI: quando la apre, per cosa la usa, cosa succede se non la ha a disposizione.
Senza giudizi, senza scenate. Solo osservazione.
Perché non puoi cambiare ciò che non hai il coraggio di guardare.
2. La regola “Prima io, poi l’AI”
Uno dei concetti centrali è semplice ma potentissimo:
prima ci provo con la mia testa, poi chiedo aiuto all’intelligenza artificiale.
Il libro ti aiuta a introdurre questa regola in modo umano e dialogato, non come imposizione.
L’obiettivo è far capire a tuo figlio che l’AI non deve sostituire il suo cervello, ma entrare in gioco dopo il suo sforzo, come strumento di confronto e miglioramento.
3. L’errore: da vergogna a strumento per crescere
Molti ragazzi usano l’AI per cancellare l’errore prima ancora che compaia.
Qui il libro ti accompagna a rivalutare l’errore: non come fallimento, ma come parte naturale del percorso di apprendimento.
Con esempi pratici e domande da porre a tuo figlio, impari a trasformare:
“Hai sbagliato, non sei capace”
in
“Guarda cosa possiamo imparare da questo errore”.
4. L’AI come allenatore, non come stampella
Una delle immagini più efficaci del libro è quella dell’AI vista come allenatore: qualcuno che spiega, corregge, suggerisce.
Non una stampella che fa tutto al posto tuo.
Imparerai a guidare tuo figlio in domande diverse tipo:
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“Spiegami questo esercizio passo passo”
-
“Fammi vedere un esempio simile”
invece di
-
“Fammi il compito”.
È un cambio di mentalità enorme, e il libro ti mostra come accompagnarlo, senza scontri continui.
5. Mettere limiti chiari a schermi e notifiche (senza guerra aperta)
Altro punto delicato: notifiche, distrazioni, mille finestre aperte mentre si fanno i compiti.
Nel piano di 7 giorni trovi indicazioni concrete per:
-
definire fasce orarie “schermo sì” e “schermo no”
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decidere insieme quando e come l’AI può essere usata
-
ridurre il numero di discussioni, perché le regole vengono concordate, non solo imposte
6. Scegliere una sfida “difficile ma possibile”
Per ridare gusto alla fatica fatta bene, il libro ti propone di scegliere con tuo figlio una sfida alla sua altezza: non impossibile, ma neanche banale.
Può essere un tema, un problema di matematica, un progetto di ricerca.
L’AI in questo caso diventa supporto, non scorciatoia: la si usa per chiarire dubbi, riorganizzare idee, verificare, non per saltare l’impegno.
7. Scrivere insieme un “Patto con l’AI”
Il percorso si chiude con qualcosa di molto concreto: un Patto con l’AI genitore–figlio, da scrivere, leggere e firmare insieme.
In questo patto vengono messi nero su bianco:
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quando si può usare l’AI
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per quali tipi di compiti
-
quali sono i limiti chiari da rispettare
-
cosa succede se le regole non vengono rispettate
Non è un contratto rigido, ma uno strumento vivo, che può essere aggiornato nel tempo, man mano che tuo figlio cresce e la tecnologia cambia.
Perché questo libro può davvero fare la differenza
La forza di questo libro sta nel suo tono: nessun tecnicismo, niente prediche, zero sensi di colpa.
Ti parla come un genitore ad un altro genitore, con un linguaggio semplice e concreto, e ti ricorda una cosa essenziale:
anche in un mondo pieno di intelligenza artificiale,
il modo in cui tu stai accanto a tuo figlio fa ancora la differenza.
Se senti che l’AI è entrata in casa tua prima che tu fossi pronto, questo percorso di 7 giorni può aiutarti a:
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abbassare i toni dei litigi sui compiti
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rimettere al centro la fiducia e l’autonomia di tuo figlio
-
trasformare l’AI da problema confuso a strumento da usare con consapevolezza
Dove acquistare il libro
Puoi acquistare “AI e compiti a casa: Un piano di 7 giorni per aiutare tuo figlio a usare l’intelligenza artificiale senza perdere fiducia in sé stesso” di Marco Ceretti in versione digitale su Amazon (formato Kindle) a questo link:
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Se l’AI è già entrata nel tuo salotto, questo libro può essere il primo passo per rimetterti al centro e accompagnare tuo figlio in modo nuovo, più sereno e più consapevole.

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